Nuovo bike-sharing più smart e Consulta della Bici per guardare alle priorità e al futuro della ciclabilità
Sul Corriere di Romagna si parlava di mobilità sostenibile e di biciclette. Due importanti novità ci attendono: un nuovo servizio di bike-sharing più smart e la costituzione della Consulta della Bicicletta di Faenza per avere un luogo di confronto e di proposta a 360° sui temi della bici nella nostra città.
Condivido il testo dell’articolo con anche un mio intervento:
MOBILITÀ SOSTENIBILE. Una nuova flotta di biciclette pubbliche, si rilancia il servizio
[articolo di Michele Donati per il Corriere di Romagna]
Il tema era stato portato in consiglio comunale giovedì scorso, con l’interrogazione di Paolo Cavina (del gruppo “Insieme per cambiare”): qual è lo stato delle bici blu del Comune? È possibile un ammodernamento del servizio?
Il parco di biciclette pubbliche oggi conta 102 mezzi, di cui 100 utilizzabili, distribuiti in 14 punti della città: «Il progetto di bike -sharing – spiega MilenaBarzaglia, assessora al la mobilità sostenibile – risale al 2003. All’ epoca si trattava di un’operazione nuova, un sistema all’avanguardia. Nel frattempo si è assistito a un’evoluzione, basti pensare a cosa è accaduto negli ultimi dieci anni: ora ci candideremo ad un bando per dotarci di una nuova flotta di biciclette e di un sistema di utilizzo più leggero, che funzioni tramite app da scaricare sullo smartphone».
PISTE CICLABILI E ITINERARI Il tentativo dirilanciare il servizio delle bici pubbliche non è l’ unica carta giocata dal Comuneper costruire una Faenza sempre più a misura di due ruote:
oltre al recente completamento di alcune piste ciclabili, si punta ad esempio a rendere la città un punto di riferimento all’interno degli itinerari cicloturistici, con la possibilità diinserirla prossimamente anche come tappa in alcuni appuntamenti sportivi dirilievo.
A CONFRONTO CON GLI OPERATORI Un passo importante nel breve termine sarà poi la creazione della Consulta della Bicicletta, un nuovo strumento di confronto attraverso il quale l’amministrazione comunale potrà ricevere spunti e suggerimenti sulle azioni da intraprendere in materia di mobilità su bicicletta. Al progetto stalavorando Niccolò Bosi, presidente del consiglio comunale, che intende aprire la Consulta ad un insieme eterogeneo di soggetti:
«È necessario avere uno sguardo a 360 gradi- afferma in proposito lo stesso Niccolò Bosi – e per riuscircisi andranno a coinvolgere il mondo associazionistico, le realtà sportive e amatoriali, il settore del cicloturismo. Parteciperanno al tavolo anche i mobility manager delle scuole: non bisogna dimenticare che forse sono proprio glistudenti i maggiori utilizzatori della bicicletta».
LE STRADE SCOLASTICHE A proposito di bici e studenti, un tema di cui probabilmente si parlerà nella futura Consulta sarà quello delle strade scolastiche, sollevato più volte negli ultimitempi da Fiab e definito come «prioritario» dalla stessa amministrazione.
«L’intenzione è di partire con una certacelerità – prosegue Bosi -. Tra i principali obiettivi della Consulta ci sarà lo stimolo all’uso della bici come mezzo ditrasporto e come elemento di promocommercializzazione turistica del territorio». Un’altra funzione sarà quella di promuovere lo sviluppo di infrastrutture e percorsi ad hoc: proprio attraverso iltavolo con la Consulta, il Comune punta a capire dove intervenire per creare nuove piste ciclabili o per unire tratti attualmente separati.