Un “piano strategico” con una prospettiva di lungo periodo che tenga conto delle peculiarità e dei punti di forza del centro focalizzandosi in particolare su quattro direttrici: mobilità, commercio, attrattività e “bellezza”
Nel documento vengono esplicitati alcuni stimoli. Un percorso che deve vedere parte attiva gli attori interessati: esercenti, residenti e associazioni di categoria.
Mobilità:
Sostenibile, ma che renda intuitivi e faciliti l’accesso e la fruizione.
Ad esempio:
- semplificare i percorsi per facilitare maggiormente l’accesso al centro con quattro direttrici di accesso: zona Monte, Valle, Ponente, Levante;
- connettere le piste ciclabili già esistenti e quelle future informazione;
- impostare una comunicazione e cartellonistica intuitiva anche digitale;
- realizzare uno o più parcheggi di ampia capienza a ridosso del centro;
- sfruttando la naturale scadenza del “Piano Sosta MOVS” progettare ripensando e potenziando le modalità di accesso al centro storico, fornendo nuovi e maggiori servizi.
Commercio:
Sostenerlo e fornire gli strumenti per farlo crescere.
Ad esempio:
- stimolare Faenza C’entro nel percorso di creazione di un brand riconoscibile per vorizzare e promuovere il centro storico, anche eventualmente sul modello organizzativo di un “centro commerciale” con strategie commerciali condivise;
- nuove modalità di accesso e di distribuzione logistica delle merci;
- qualificare ulteriormente la qualità dei prodotti e le categorie merceologiche del mercato;
- mappare le superfici medio-grandi per allargare e diversificare l’offerta commerciale.
Attrattività:
Eventi ed iniziative per la vitalita, per essere sempre più attrattivi.
Ad esempio:
- lavorare per continuare ad ospitare e ospitare grandi eventi;
- supportare e incentivare chi investe in insegne, tende, serrande o nell’allestimento di dehor;
- favorire maggiori possibilità di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici;
- sviluppare e valorizzare le sinergie con le realtà limitrofe, come con Firenze e Ravenna, attraverso la Ferrovia Faentina e con il Parco Regionale della Vena del Gesso in qualità di città d’arte alle porte delle colline e del parco.
Bellezza:
Beni comuni e attenzione ai luoghi di interesse artistico e culturale.
Ad esempio:
- porre massima attenzione al decoro urbano, anche quotidiano, valutando l’intervento di squadre specifiche di addetti per pulizie efficaci ed estirpazione di erba e che approntino subito il ripristino dopo graffiti o ammaloramento di intonaci in edifici pubblici, in particolare nelle prossimità della piazza;
- contribuire al decoro e alla cura dove necessario con nuove strategie e modalità di fornitura del servizio;
- valorizzare i luoghi allestendoli con arredi urbani quali panchine, verde pubblico o pattumiere per spazi pubblici.