Una mozione approvata all’unanimità nel Consiglio del 21 febbraio
L’assemblea cittadina chiede all’amministrazione di farsi portavoce con la Direzione dell’AUSL affinchè siano ripristinati tutti i posti letto previsti per l’ospedale di Faenza; perché venga predisposto il fast track ortopedico e perché l’equipaggio dell’automedica sia composto da medico ed infermiere
Il 19 novembre 2022 si è tenuta a Faenza al Palazzo del Podestà una seduta straordinaria del Consiglio Comunale sul tema “La sanità a Faenza, situazione e prospettive” con la presenza del Direttore Generale Ausl Romagna Dott. Tiziano Carradori, del Direttore del presidio ospedaliero di Faenza Dott. Davide Tellarini e del Direttore del Distretto territoriale di Faenza Dott.ssa Donatina Cilla. In questa occasione sono state comunicate ai consiglieri e alla cittadinanza diverse soluzioni per affrontare le problematiche sanitarie in questo periodo post pandemico. Gli investimenti sugli ospedali distrettuali come il nostro sono testimoniati da alcuni interventi strutturali (per esempio la realizzazione del nuovo pronto soccorso), ma principalmente negli ultimi anni dall’istituzione di nuovi direttori di struttura complessa: rianimazione, cardiologia, pronto soccorso e medicina d’urgenza, radiologia, oculistica, ortopedia e chirurgia. Primari che potranno sviluppare progetti ed avere una visione a lungo termine. Purtroppo sono state evidenziate anche carenze organiche importanti, in particolare, nel personale medico nei servizi di emergenza-urgenza, pronto soccorso e di anestesia-rianimazione.
Da inizio dicembre il Direttore Generale ha adottato, per carenza organica oggettiva di risorse umane nei Pronto Soccorso, una rimodulazione con riduzione della presenza sul territorio dei mezzi di soccorso avanzato (automediche), partendo da quello Ravennate e poi di seguito a Forlì e a Rimini. Inoltre, l’equipaggio delle automediche nell’ambito territoriale di Ravenna è composto da autista (operatore tecnico specializzato) e medico di emergenza territoriale, a differenza degli altri ambiti dell’Ausl Romagna in cui l’equipaggio è composto da infermiere e medico.
Per l’ospedale di Faenza, si concorda sulla visione aziendale di investire su ambiti dove il bisogno è più esteso, migliorando e aumentando gli spazi per i reparti di geriatria e medicina.
Il Piano di riordino regionale, per quanto riguarda i posti letto, prevede per l’ospedale di Faenza un totale di 221 posti letto degenza ordinaria più 11 posti letto in day hospital. Previsioni che non sono al momento soddisfatte.
Il ruolo del Pronto Soccorso, struttura di riferimento per la salute dei cittadini, deve essere quanto prima corroborato dalla realizzazione delle Case della Salute, affinché non si determini una eccessiva concentrazione delle richieste e un rallentamento nell’erogazione di servizi essenziali. Nei Pronto Soccorso degli altri presidi provinciali, Lugo e Ravenna, sono attivi Fast track (accessi rapidi, ovvero corsie preferenziali) ortopedici, otorinolaringoiatrici e oculistici mentre a Faenza mancano ancora; altresì sono presenti quello pediatrico, ostetrico, urologico e dermatologico.
Il Consiglio impegna l’amministrazione a:
- richiedere con forza al Direttore Generale e al Direttore del presidio ospedaliero di Faenza di attivarsi e adoperarsi affinché venga al più presto ripristinato il numero dei posti letto concordati dal Piano di riordino regionale prima del periodo pandemico: 221 posti degenza ordinaria, mentre attualmente il numero è fermo a 207 di degenza ordinaria. A richiedere inoltre che venga comunicato un cronoprogramma chiaro e attendibile relativo a tela ripristino.
- stimolare il Direttore Generale e il Direttore del presidio ospedaliero di Faenza affinché si attivino il prima possibile percorsi di fast track ortopedico (prioritario) oltre a quello oculistico e otorinolaringoiatrico, per dare sollievo al Pronto Soccorso generale.
- pretendere che l’equipaggio delle automediche, ancorché ridotte e rimodulate, sia composto da infermiere, medico e autista, o in alternativa da infermiere e medico (come risulta da sempre in tutti gli altri ambiti dell’Ausl Romagna) aumentando così il coefficiente in termini di qualità e professionalità sul territorio.