Il Consiglio ha approvato all’unanimità un documento che guarda all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e negli spazi aperti
Anche se un semplice gradino può sembrare poca cosa, è quello che fa la differenza per permettere a tutti di accedere ai servizi pubblici e di vivere liberamente la città.
Nel Consiglio Comunale del 28 marzo è stata discussa e poi approvata all’unanimità la mozione “inerente l’adozione del P.E.B.A. (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche negli ambienti pubblici) e P.A.U. (Piani di Accessibilità Urbana) per l’eliminazione delle barriere architettoniche presso spazi ed edifici pubblici, infatti l’art. 3, comma 2, della Costituzione demanda al legislatore il compito di rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che possono ostacolare l’attuarsi in concreto del principio di eguaglianza. E’ proprio sulla base di questa specifica previsione costituzionale che va inquadrata tutta la legislazione ordinaria in tema di disabilità, ivi compreso l’aspetto della mobilità, ed il correlato obbligo per la Pubblica Amministrazione di eliminare le barriere architettoniche.
Il PEBA è uno strumento di gestione urbanistica che ha lo scopo di pianificare gli interventi per rendere accessibili gli edifici e spazi pubblici, previsti
dalla legge n°41 del 1986. La normativa testualmente prevede che “per gli edifici pubblici già esistenti non ancora adeguati alle prescrizioni del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978, n. 384, dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni competenti piani di eliminazione delle barriere architettoniche entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge”.
Il nostro territorio, purtroppo, presenta numerosi punti di criticità che rendono difficoltosa la libertà di spostamento delle persone che presentano problemi di disabilità ed è un dovere dell’amministrazione rimuovere le barriere architettoniche che impediscono la circolazione in città dei più deboli. Ha anche l’obiettivo di rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area circoscritta e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi arredo urbano).
Il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) è un documento obbligatorio, previsto dalla normativa nazionale, che tutti i Comuni dovrebbero avere ed è una guida molto importante per chi amministra la città e un’opportunità per rendere la città realmente accessibile. E’ altresì fondamentale che il piano sia il risultato di un processo di partecipazione di tecnici,portatori di interesse e delle associazioni che si occupano dei temi della disabilità.
Il piano dovrebbe contenere un’analisi conoscitiva del contesto urbano della città di Faenza, l’individuazione degli edifici e il rilievo delle barriere architettoniche per poi progettare gli interventi con la stima dei costi e l’individuazione delle priorità di intervento e un cronoprogramma.
La mozione impegna il Comune per attivare le procedure per lo studio e la formulazione del P.E.B.A. e del P.A.U, stante gli elementi sopra descritti.