Nel
Consiglio di lunedì 12 ottobre è stato votato all’unanimità un
Ordine del Giorno sul tema CISA
Come
ben saprete è stato un periodo estremamente difficile per tutti i
lavoratori dello stabilimento faentino e dopo riunioni fiume al MISE,
incontri sindacali e una votazione dei lavoratori si è arrivati ad
un accordo.
Innanzitutto
vorrei fare i complimenti ai sindacati che hanno dimostrato che
quando si è uniti si è più forti, ma soprattutto dovremmo lodare i
lavoratori che hanno scelto di avere fiducia nelle loro
rappresentanze sindacali, hanno dimostrato inoltre una maturità e
uno spirito di comunità che in pochi possono fregiarsi. Non è
facile votare sul futuro di 130 persone e famiglie.
L’accordo
con l’azienda prevede una ristrutturazione aziendale che coinvolge
gli stabilimenti faentini con la dismissione delle produzioni
meccaniche e il mantenimento e il rafforzamento delle produzioni più
tecnologicamente avanzate e con maggiore valore aggiunto, per le
quali l’azienda si è impegnata ad investire risorse economiche e
strumentali importanti.
Questa
ristrutturazione prevede l’esubero di 130 lavoratori, per i quali
si è sottoscritto l’impegno a non
procedere
a licenziamenti, ma ad agire con una procedura di mobilità
volontaria con percorsi di riqualificazione professionale;
L’azienda
si è impegnata ad assumere figure altamente specializzate per le
nuove produzioni, a non procedere a licenziamenti collettivi al
termine della riorganizzazione aziendale, ma tramite una
concertazione con le Istituzioni e le rappresentanze sindacali e a
favorire progetti di re-industrializzazione per il sito “Cisa 1”.
L’ordine
del giorno approvato in Consiglio Comunale chiede
essenzialmente tre cose: che
l’Amministrazione Comunale vigili, usando tutti gli strumenti in suo
potere, sul rispetto degli impegni che il MISE, la Regione e la
proprietà dell’azienda hanno dichiarato e sottoscritto; che si
recuperi uno dei principi del vecchio PRG che affermava che nel caso
di dismissione o di trasferimento di attività industriali dalle zone
edificate ad altre zone, si decida assieme (Comune, azienda e
sindacati) gli aspetti relativi al trasferimento dell’attività e del
personale e che, per
garantire la tutela della salute dei cittadini e per favorire
la re-industrializzazione e il riutilizzo da parte della collettività
del sito “Cisa 1”, eserciti un confronto puntuale e stringente –
insieme alle Autorità competenti – sugli interventi di bonifica
ambientale
che la proprietà aziendale sta effettuando.
Questa
vertenza ha shockato un po’ tutti, è stata sicuramente difficile e
stressante. Spetterà a tutti noi cercare che non si ripetano più
situazioni del genere, rendendo il nostro territorio appetibile per
gli investimenti industriali e gli insediamenti aziendali. Per questo
motivo è stato deciso di indire un Consiglio Comunale Urgente sul
tema del lavoro (vedi articolo dedicato)
