
A
inizio del Consiglio Comunale il Sindaco ha voluto comunicare che a
breve, con grande rammarico, verrà chiuso l’ufficio del Giudice di
Pace di Faenza
La
storia inizia nel 2012, quando l’allora Governo per diminuire i costi
della giustizia chiude molti uffici distaccati dei tribunali nelle
provincie e tra questi anche quelli dei giudici di pace. All’epoca il
Comune di Faenza, pur di mantenere il servizio decise di farsene
carico con il pagamento tramite le sue casse dell’affitto dei locali,
dei due impiegati dell’ufficio (dipendenti comunali spostati da altri
settori) e del Cancelliere, dipendente provinciale “dato in
prestito” a Faenza.
La
situazione oggi è cambiata, perchè con la riorganizzazione delle
province il Cancelliere dovrà ritornare in forza alla provincia e
inoltre nel caso specifico non si era data più disponibile a
ricoprire suddetto incarico.
Va
detto che pur essendo un servizio molto importante per i cittadini e
in particolare per quelli dei territori collinari, negli ultimi
tempi, per assenze di personale i disagi causati dai ritardi nel
licenziare le pratiche erano quasi insostenibili. Oltretutto per il
Comune il costo di ogni pratica si aggira sui 110 euro ai quali vanno
aggiunti quelli inerenti all’affitto e quelli sostenuti dal Ministero
di Grazia e Giustizia per il costo del Giudice di Pace
L’amministrazione
ha valutato ogni strada possibile, fermo restando la non possibilità
ad assumere una persona per ricoprire questo incarico ha sondato
varie strade:
- chiedere
alla regione la possibilità di avere a disposizione un suo
dipendente – soluzione non praticabile - chiedere
ai dipendenti del Comune se qualcuno fosse stato disponibile a
assumere il ruolo di Cancelliere – nessuno disponibile, fatta forse
eccezione di un Ispettore di PM, ma questo avrebbe significato
depotenziare il servizio cittadino di polizia - chiedere
al Comune di Lugo di condividere il Cancelliere, in modo che due
giorni potesse venire a Faenza – proposta respinta al mittente
Viste
queste insormontabili problematiche, il Sindaco ha scritto al
Presidente del Tribunale di Ravenna comunicando la decisione di
cessare con il servizio del Giudice di Pace, che quindi sarà
riportato a Ravenna presso il Palazzo di Giustizia.