Scuola di Musica – emergenza risolta

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Nel Consiglio di lunedì 29 febbraio il
Partito Democratico ha presentato un’interpellanza per chiedere
delucidazioni sulla situazione della Scuola di Musica Sarti.

Siamo venuti a conoscenza che alcune
aule del primo piano delle ex Scuole Cova, dove ha sede la Scuola
Sarti, sono state rese inagibili per problemi legati al coperto.
Coscienti che
la Sarti è un’istituzione storica della nostra città, un tassello
fondante dell’offerta formativa e culturale di Faenza e che
avvicina all’arte e allo studio della musica molti giovani e non
solo, ci è parso importante chiedere se è stata trovata una soluzione
per rispondere all’emergenza e se sta andando avanti il piano di
trasferimento della stessa nei locali dell’ex-oratorio presso il
complesso dei Salesiani di Faenza, come presentato da Faventia Sales
in occasione della presentazione del progetto per il recupero del
complesso.

A
rispondere è Massimo Isola, vice Sindaco e Assessore alla Cultura
che ha evidenziato che nessun frequentatore è mai stato in pericolo
perchè la chiusura delle aule è stata un’azione precauzionale,
infatti la struttura, essendo datata, è sempre stata tenuta in
stretta osservazione.

Ad
oggi le aule rese inagibili sono 12, ma si è trovata immediatamente
una soluzione grazie alla collaborazione dell’Amministrazione, della
Scuola Arti e Mestieri “Angelo Pescarini” (che ha in gestione la
scuola di musica), dei rappresentanti degli studenti, dei professori
e delle varie associazioni che sono ospitate sempre nel complesso
ex-Cova. La Sarti potrà usufruire di diverse aule al piano terra che
prima erano utilizzate da Music Academy, dalla Palestra della Scienza
e da associazionismo diffuso. Un vantaggio dato da questa situazione
sta nel fatto che gli studenti accederanno sempre dallo stesso
ingresso e tramite un passaggio interno al chiostro del complesso
potranno raggiungere le nuove aule, tutto ciò per ridurre al minimo i disagi dei fruitori.

In
questo modo, a parte qualche breve disagio dettato dall’emergenza e dallo studio delle possibili soluzioni, non
vi sono state modifiche nel piano dell’offerta della scuola.

Grazie
a chi si è attivato velocemente e fattivamente per trovare una
soluzione all’urgenza di questo importante istituto culturale di
Faenza che vede iscritti circa 350 studenti.

Noi
come Partito Democratico ci impegniamo per tenere sempre vigilata la
situazione e a stimolare un veloce trasferimento negli spazi del
complesso ex-Salesiani.

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