Autismo: approvato all’unanimità un ordine del giorno

Il Consiglio Comunale nella seduta del 6 febbraio ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno sull’Autismo presentato dal gruppo consiliare del PD.

L’autismo è una condizione comportamentale che, secondo recenti stime non ufficiali- non esistendo una banca dati nazionale- interessa tra le 300mila e le 500mila persone in Italia, colpendo un bambino su 100, con una frequenza di 4 volte più alta fra i maschi.

I recenti sviluppi della ricerca hanno individuato terapie efficaci che, nell’ambito di una diagnosi precoce ed un intervento medico multidisciplinare personalizzato, rendono possibili importanti progressi nei bambini affetti da tale condizione, aiutandoli a sviluppare nuovi percorsi cerebrali per acquisire varie abilità sociali ed autonomie proprie.

il Parlamento ha recentemente approvato due importanti provvedimenti di legge che riguardano l’autismo, ovvero la legge sull’autismo n.134 del 2015 (contenente i LEA – livelli essenziali di assistenza – specifici per l’autismo) e la legge n.112 del 2016 sul Dopo di Noi; il Governo inoltre ha approvato il decreto contenente i nuovi LEA e per quanto riguarda i disturbi dello spettro autistico le novità previste sono:

  • qualità dell’assistenza: è previsto nel percorso di diagnosi, cura e trattamento l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili
  • integrazione nella vita sociale: viene promosso il reinserimento e l’integrazione del minore nella vita sociale mediante il raccordo dell’assistenza sanitaria con le istituzioni scolastiche e attraverso interventi sulla rete sociale formale e informale
  • coinvolgimento della famiglia: viene prestata attenzione alla partecipazione attiva della famiglia, con interventi di sostegno, formazione ed orientamento ad essa dedicati e coinvolgimento attivo nel percorso terapeutico

La nostra regione è sempre stata molto sensibile e attenta al tema avviando un percorso che ha permesso l’emanazione di indirizzi alle Aziende sanitarie regionali e del Programma Regionale Integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro Autistico (PRIA): tale programma definisce la struttura della rete organizzativa regionale dei servizi competenti, in ciò perseguendo l’integrazione e la collaborazione fra i vari settori ed ambiti di vita delle persone con disturbi dello spettro autistico per garantire risposte complessive e personalizzate; riconoscimento del disturbo e presa in carico fin dalla più tenera età, miglioramento della presa in carico nell’adulto e formazione degli operatori. L’obiettivo è inoltre quello di garantire un’offerta qualitativamente omogenea sull’intero territorio regionale.

L’ordine del giorno, nel dispositivo finale, chiede al Sindaco di farsi parte attiva

nei confronti della Giunta Regionale affinchè:

  • venga dedicata particolare attenzione alla omogeneizzazione della qualità del servizio su tutto il territorio regionale,
  • venga garantita un’adeguata dotazione di personale sia dal punto di vista numerico sia delle competenze
  • si mantenga un confronto continuo con operatori e associazioni di rappresentanza delle famiglie e delle persone con disturbo dello spettro autistico

nei confronti del Governo affinchè:

  • vengano velocemente stanziate le risorse necessarie per finanziare l’attuazione della Legge n.134,
  • sia garantita un’assistenza uniforme e adeguata sull’intero territorio nazionale, basata su un approccio multidisciplinare e personalizzato e che superi le differenze tra realtà di eccellenza e non.

nei confronti dell’Ausl Romagna affinchè:

  • sia garantita la continuità di cura tra competenze sociali e sanitarie, in ogni fase della vita, con particolare attenzione all’età adulta;
  • sia rafforzata la collaborazione tra servizi sociali e sanitari
  • venga mantenuta, e rafforzata, la progettazione e la supervisione sui servizi erogati;
  • venga garantita un’adeguata e specifica formazione al personale che interviene nella presa in carico e nel percorso clinico diagnostico stabilito per definire la diagnosi di autismo.
  • venga effettuata una raccolta dati attraverso i genitori di autistici in merito alle cure e ai trattamenti che hanno intrapreso con i loro figli
  • vengano previsti percorsi di formazione generica per la rete di supporto allargata, famiglie di aiuto, parentali o di vicinato
  • venga mantenuto e rafforzato il follow up già effettuato dall’Ausl Romagna sui pazienti autistici sia per misurare i progressi o regressi degli stessi che per meglio valutare le terapie multidisciplinari intraprese dai genitori per i loro figli

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