La sicurezza non passa solo da più vigili urbani

Gli esponenti della Lega faentina, in un comunicato, evidenziano ci danno un assaggio di come si immaginano Faenza: solo polizia e nient’altro.

Nella nota, a firma del segretario faentino Andrea Liverani e del capogruppo in Consiglio Comunale, Gabriele Padovani, sostengono che se mai andranno al governo della città sarà loro premura assumere vigili urbani in base al numero di pensionamenti negli altri settori comunali oltre a voler adottare tutte le armi che il Ministero dell’Interno metterà a disposizione.

Se gli esponenti leghisti si fossero letti il Documento Unico di Programmazione, che abbiamo prima discusso e poi approvato in Consiglio Comunale, avrebbero visto che sono previste 4 assunzioni di agenti della Polizia Municipale. Fa poi sorridere la crociata contro l’Unione, quando è stato grazie all’Unione stessa che il nostro Comune ha potuto continuare ad assumere personale, cosa che per vincoli sul turn over se fossimo stati da soli non sarebbe stata possibile.

Sostenere poi di voler assumere vigili in base al numero di pensionamenti negli altri settori spero altro non sia mera propaganda per cavalcare l’onda nazionale che sta spingendo il loro partito, perchè se diversamente fosse sarebbe un’affermazione preoccupante. Darebbe il senso di come si immaginano la città nel futuro, una città certo sicura, quasi militarizzata, ma grigia, morta, senza idee e stimoli. Infatti senza sostituire il personale negli altri settori la città verrebbe paralizzata perchè non ci sarebbe personale in grado di approntare bandi di gara, seguire o progettare i lavori pubblici, la cultura (vanto delle amministrazioni faentine) ne risentirebbe, così come il settore istruzione, i servizi sociali e tanto altro.

Prima di dire di voler adottare tutte le armi che verranno messe a disposizione sarebbe opportuno prima fermarsi un attimo e ragionare perchè appunto di armi si tratta. In una città come Faenza credo siano da tenere in considerazione l’eventuale mutamento che l’adozione di queste avrebbe nei rapporti tra i cittadini e i vigili oltre che dovrebbe essere propedeutico discuterne al tavolo sull’Ordine e la Sicurezza Urbana, insieme al Prefetto e a tutti i soggetti coinvolti, per muoversi in sinergia con tutte le altre Forze dell’Ordine con le quali in questi anni si è instaurato un reciproco rapporto di fiducia e collaborazione che ha visto infatti buoni risultati.

La sicurezza non si combatte con la paura, certo il controllo del territorio è un tassello fondamentale, ma ci sono altri molteplici fattori che vanno considerati e sui quali si è lavorato, ma si può lavorare ancora: la deterrenza, come l’installazione di varchi per lettura targhe o telecamere; i percorsi sui beni comuni, cioè il considerare la cosa pubblica come un patrimonio della collettività; i gruppi di controllo del vicinato, come è Fa Tam Tam; investire sul cultura e istruzione; l’illuminazione pubblica, come si sta facendo con l’integrale sostituzione dei lampioni alogeni con quelli più luminosi a led; evitare che ci siano zone prive di vita o socialità e ovviamente il rispetto delle regole.

Link all’articolo con il comunicato stampa della Lega

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