Accordi operativi urbanistici: il perché del voto di ieri in Consiglio Comunale
Le proposte votate ieri sera in consiglio comunale, occorre ricordarlo, sono il frutto della possibilità data ai Comuni di promuovere la presentazione di Accordi Operativi urbanistici per dare immediata attuazione a parte delle previsioni contenute nei vigenti PSC, opzione contenuta nella nuova Legge Urbanistica Regionale che ha stabilito il 1° gennaio 2021 quale termine perentorio per l‘avvio del procedimento di approvazione del nuovo strumento urbanistico (PUG) e che per il quale la nostra Unione ha iniziato il percorso.
Il numero esiguo delle proposte presentate è l’evidenza che gli obiettivi del bando, di attuazione di una sola quota della complessiva capacità edificatoria assegnata dal PSC alle aree di nuova urbanizzazione, al fine di contenere il più possibile il consumo di suolo ed attivare nuove parti di città ambientalmente e strutturalmente qualificanti anche il tessuto circostante e il concorso alla realizzazione delle infrastrutture strategiche a servizio del territorio.
Gli elementi del bando che il Gruppo del Partito Democratico ha principalmente valutato sono stati:
- accorpamento alla città esistente, per garantire l’accorpamento e l’adiacenza con il tessuto della città costruita onde limitare i costi di futura gestione dei nuovi insediamenti, evitando fenomeni di dispersione insediativa,
- infrastrutture di margine della città esistente, tenendo conto che parte del territorio urbanizzato è contornata da importanti infrastrutture che segnano fisicamente il confine della città, le nuove proposte non dovranno aprire nuovi fronti insediativi,
- la realizzazione di nuovi servizi pubblici strategici, le proposte dovranno concorrere obbligatoriamente alla realizzazione di opere e servizi pubblici di livello strategico con priorità per quelli indicati nel PSC.
Nella valutazione delle singole proposte abbiamo quindi tenuto in ferma considerazioni questi elementi e infatti l’indirizzo del nostro gruppo è quello di bocciare la proposta 1 (autoparco in via Pana) in quanto avrebbe comportato un immotivato consumo di suolo permeabile, oltre ad essere carente circa le dotazioni per l’interesse pubblico, similmente la proposta 7 (area via Monte di Pietà) oltre a questo avrebbe aperto un nuovo fronte insediativo di grandi dimensioni oltre i confini delle infrastrutture di margine intese come la linea ferroviaria e la via S. Orsola.
Un indirizzo favorevole è stato espresso per l’insediamento produttivo che ha una spiccata valenza pubblica in quanto comportando lo spostamento della Cava Crocetta dall’attuale collocazione sulla modiglianese in un contesto rurale, ad una zona produttiva, tra l’altro adiacente allo stabilimento che ne utilizza le lavorazioni, comportando così una notevole riduzione di trasferimenti di mezzi pesanti. Riteniamo importante, anche alla luce della disgrazia del capannone Lotras di questa estate, di dare risposta al tessuto produttivo che necessita di capannoni idonei alla logistica delle merci. E’ chiaro, come si evince dai pareri tecnici, che sarà opportuno uno studio sugli impatti nella viabilità della via Granarolo.
Similmente è stato espresso un indirizzo favorevole all’insediamento residenziale di via S. Orsola che prevede la realizzazione di un numero esiguo di villette. In tal caso appare limpido l’interesse pubblico nel progetto, volto all’allargamento della via S. Orsola nel tratto tra via Portisano e via Celle, intervento che da tempo si rende necessario, anche alla luce dei volumi di percorrenza e dei servizi sportivi a questa adiacenti. Molto importante inoltre è la cessione di una fascia congrua di terreno che verrà finalizzata alla futura realizzazione di un percorso ciclabile, ma che fin da subito potrà essere utilizzata dai podisti sempre più numerosi in quel tratto.
Indirizzo negativo, invece è stato formulato per l’insediamento di via Cimatti, perché avrebbe aperto un nuovo ed ampio fronte insediativo oltre il confine della città, chiaramente attestato dal percorso della circonvallazione. In questo caso non abbiamo ravvisato la possibilità di addurre eccezioni perché questo insediamento non avrebbe operato alcuna ricucitura col territorio urbano.
Infine per la proposta di via Firenze, nei terreni della “Ghilana”, si è valutato, insieme ai colleghi di maggioranza, di proporre un emendamento per evidenziare maggiormente il reale interesse pubblico, dell’intervento: per questo abbiamo chiesto di intervenire sulla previsione del PSC, di realizzare il Parco Fluviale, o parte di questo, partendo dalla realizzazione del ponte ciclo/pedonale tra l’argine lato Orto Bertoni e quello di via Sarna.
In conclusione. Il gruppo del Partito Democratico ha valutato in piena libertà, senza alcun preconcetto, avendo ben chiari gli obiettivi e gli elementi presenti nel bando e con l’intento di garantire l’interesse pubblico nelle proposte. Da questo non risulta affatto una cementificazione della nostra città e il volume delle proposte ne dà ben evidenza. Sarà ora importante adoperarsi per la stesura del nuovo piano urbanistico, che sia capace di realizzare una visione per lo sviluppo della città, sostenibile e nel rispetto dell’ambiente, prestando attenzione all’identificazione di quel 3% di possibile futura espansione del territorio urbanizzato, ed evidenziando soprattutto quelle aree che mai dovranno essere intaccate perché di un elevato valore ambientale, culturale e paesaggistico.
Comunicato stampa del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale