Continua la campagna di scavo promossa dal Prof. Cirelli, archeologo dell’Università di Bologna
Qualche giorno fa sono andato a Ceparano a trovare Enrico Cirelli, professore e archeologo dell’Università di Bologna, durante la campagna di scavo al castello.
I documenti storici parlano di un “castrum” a Ceparano, ma fino all’inizio di questa campagna per noi è sempre stata una semplice torre.
Con questi scavi, come a Rontana, sta emergendo un complesso interessante e vasto. Un’area maggiormente fortificata con la torre attorniata da edifici residenziali in muratura e una chiesa, il tutto cinto da mura.
Nella campagna di quest’anno, come negli anni passati, a scavare sono giovani studenti dell’Università che, guidati da Cirelli, si sono concentrati nell’individuare i perimetri e le dimensioni del complesso. È venuta alla luce una pregevole residenza in muratura, un ossario contenente oltre 150 individui e si sta cercando di individuare l’abside della chiesa. Sono stati poi trovati diversi mattoni romani, probabilmente di riutilizzo.
L’insediamento è antico, la costruzione del castello risale al X secolo e la sua vita continua, con ampliamenti e rimaneggiamenti, passando di mano dai Guidi, ai Manfredi, ai Veneziani e allo Stato della Chiesa, fino al XVI secolo. Vorrei fare un plauso a questa iniziativa, che fa riemergere dalle pieghe del tempo un pezzo della storia del nostro territorio, un periodo assai interessante, ma poco conosciuto.
Info: se doveste capitarci è bene ricordare che la struttura si trova in una proprietà privata, gli scavi sono ancora in corso e, anche se a breve si fermeranno, anno prossimo riprenderanno. È fondamentale avere cura e rispetto di questo luogo, peraltro vincolato, e delle indagini archeologiche.