Cerimonia in ricordo di Romolo Cani, Armando Marangoni e Livio Rossi

L’11 febbraio del 1944 Romolo Cani, Armando Marangoni e Livio Rossi furono fucilati per rappresaglia contro il muro del cimitero dell’osservanza.

Il 12 febbraio alle ore 11 al cimitero presso la lapide che ricorda il luogo dell’assassinio, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Faenza ha organizzato un momento di ricordo per rendere omaggio a questi martiri della Libertà. Prime vittime del brutale rituale delle rappresaglie che le nostre madri, i nostri padri e la città furono costretti a vivere.

Ho avuto l’onore di incontrare Bruno Cani, figlio di Romolo, al quale il padre la notte prima di morire scrisse una toccante lettera.

“Ricordo che la mamma mi portò qui, aveva nevicato e la neve era tutta rossa del sangue e il muro aveva i colpi dei proiettili”.

Romolo nella lettera alla moglie e al figlio scrisse: «Ti raccomando una cosa molto importante, cioè di mandare a scuola il bambino mio affinché egli possa educarsi come si deve, e capire un giorno perché è morto il babbo. Mandalo sempre a scuola e insegnaci il bene».

Queste parole ci dicono quello che dobbiamo fare: lavorare sulla cultura, sull’educazione, con la scuola. Studiando la storia e lavorando per la ricerca storica, perché nessuno possa rileggere, negare o ridurre quello che veramente è stato, “per capire perché è morto il babbo”.

Grazie agli amici dell’ANPI, alle persone presenti, all’Amministrazione rappresentata dall’assessora Milena Barzaglia e all’amico Angelo Emiliani per la narrazione storica.

Lettura della lettera di Romolo Cani alla moglie Lucia e al figlio Bruno

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