Approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno
Il testo discusso nel Consiglio Comunale del 21 febbraio vuole valorizzare e far conoscere la storia di Mahsa Amini e delle altre donne e uomini che in Iran stanno resistendo, a rischio della propria vita, e lottando per la libertà
Il 16 settembre 2022 Mahsa Amini, 22 anni, è morta in seguito alle percosse subite dopo l’arresto da parte della Polizia morale a Teheran, perché sospettata di non indossare correttamente il velo, secondo quelle che sono le regole della Commissione per la Protezione della virtù e la repressione del vizio.
La morte della giovane ha fatto esplodere numerose proteste da parte delle donne iraniane in numerose piazze, rivendicando il loro diritto alla libertà e alla parità dei diritti civili, sociali e politici. Nei confronti di tali proteste il governo iraniano ha messo in atto una repressione durissima e violenta. Dopo oltre tre mesi dall’inizio delle proteste, alla fine del 2022, purtroppo si contano oltre 500 manifestanti uccisi, di cui 69 minorenni, 2 ragazzi di 23 anni sono stati impiccati nella pubblica piazza come monito per i manifestanti e altre 26 persone sono state condannate a morte.
L’inizio del 2023 si è aperto con il trasferimento in isolamento, passaggio che precede l’esecuzione, di altri due giovani, 22 e 19 anni, tale fatto ha generato un’ulteriore protesta nella notte tra l’8 e il 9 gennaio. In seguito il 27 gennaio Amnesty International ha diffuso la notizia che altri tre ragazzi (18, 19 e 31 anni) sono stati condannati a morte, dopo essere stati torturati nei modi più barbari ed indicibili.
In ogni caso le proteste non si placano, donne e uomini continuano le manifestazioni di dissenso e ribellione nel Paese e anche in n Italia e in altri paesi crescono le manifestazioni di solidarietà alla donne iraniane affinché si faccia pressione da parte di tutti gli organismi internazionali sul governo iraniano perché riconosca e tuteli i diritti umani
Il testo impegna il Comune:
- ad intervenire in tutte le sedi istituzionali regionali e nazionali per sostenere, replicare e promuovere iniziative di sensibilizzazione e sostegno alla situazione delle donne in Iran e contro la repressione del governo nei confronti delle manifestazioni per la libertà della donna;
- ad intitolare uno spazio pubblico a Mahsa Amini come segno tangibile di sostegno e riconoscimento della sua lotta per la libertà delle donne e come esempio di martire per i diritti umani;
- e favorire la creazione di partnership e collaborazioni con associazioni e organizzazioni costituite dalle sostenitrici/sostenitori del movimento delle donne iraniane. In particolare in occasione della festa dell’8 marzo valorizzare e far conoscere la storia di Mahsa Amini e delle altre donne e uomini che stanno resistendo, a rischio della propria vita, e lottando per la libertà.