Approvata all’unanimità la mozione per una maggiore consapevolezza sul cibo sintetico e per il supporto alla nostra filiera agroalimentare.
Il testo approvato nel Consiglio del 28 marzo era stato depositato qualche giorno prima del decreto del Governo circa la proibizione della produzione in Italia di carne “sintetica”, ma i suoi contenuti rimangono più che mai attuali perché negli ultimi anni si registrano investimenti sempre più consistenti nel campo del cibo sintetico, trovando da un lato molti timori e dall’altro l’entusiasmo di chi saluta questa nuova tecnologia con curiosità.
Nel 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio di carne coltivata, dopo la relativa approvazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Ad oggi i pro e i contro di questa nuova frontiera non sono ancora chiari, certificati e verificabili ed è dunque necessario inserire il cibo sintetico in una più ampia cornice normativa che permetta analisi approfondite prima della sua commercializzazione, come viene già fatto con tutto il cibo in commercio.
Nella nostra regione la filiera agroalimentare è una delle principali economie e rappresenta un’eccellenza in termini di qualità, inoltre il settore agricolo insieme a quello zootecnico svolgono un ruolo fondamentale da un punto di vista ambientale, economico e sociale come elemento identitario radicato nella cultura e nella tradizione europea, nonché presidio per la prevenzione dello spopolamento delle aree rurali.
Il testo impegna l’amministrazione per:
- avere garanzie a tutela delle produzioni di qualità degli alimenti di eccellenza,
- dare visibilità e informazione, nel rispetto delle proprie competenze e responsabilità, delle diverse iniziative delle diverse rappresentanze del comparto agricolo,
- farsi promotrice di una discussione ampia e non strumentale sull’argomento della produzione di alimenti per via sintetica e, più in generale, sulle nuove tecnologie applicabili al comparto agricolo e agroalimentare italiano.