Funerale laico, novità per la dignità di tutti.

Un luogo per l’ultimo saluto laico

Nel Consiglio Comunale del 28 settembre 2017 è stato approvato un Ordine del Giorno, presentato dal Partito Democratico, per chiedere al Comune di individuare un luogo per svolgere funerali in forma laica.

Abbiamo pensato di portare avanti questa azione perchè crediamo sia giusto che chi muore possa poter farlo con dignità, nel rispetto del suo credo, delle sue idee, dei suoi ideali.

Il Comune, in sinergia con il gestore del Cimitero, è riuscito ad individuare una sala, presso il Cimitero stesso, da dedicare ai riti per il saluto laico. La sala in questione è la vecchia canonica del convento ad oggi utilizzata come magazzino e ricovero attrezzi. Ora la sala verrà sistemata per poter accogliere la sua nuova funzione.

Questa semplice ed economica azione permetterà a chiunque di poter salutare i propri cari, nel rispetto delle volontà dei singoli e della dignità dei defunti.

Riporto qui di seguito un reportage de “L’Espresso” sul tema dei funerali laici:

“Al di là di tutto, posso dire di essere stata fortunata, nonostante il dolore che provavo per la perdita di mia madre. E’ morta in una giornata d’estate, rendendo più semplice a me e a tutta la famiglia la realizzazione del suo funerale. Abbiamo organizzato una piccola cerimonia direttamente al cimitero, con l’aiuto di un mio amico celebrante dell’UAAR (Unione degli Atei, Agnostici e Razionalisti, ndr). L’abbiamo ricordata come avrebbe voluto, tra poesie e ricordi di famiglia. Alla fine le abbiamo dedicato un brindisi, al tramonto, verso la vallata che guarda ad ovest”. Sembra paradossale che Margherita si consideri fortunata ma in realtà è davvero così. Perché in pieno inverno, o con la pioggia, questa cerimonia non avrebbe potuto farla. Il comune non mette a disposizione sale per poter svolgere funerali laici. E probabilmente Margherita sarebbe stata costretta a ricordare la madre in chiesa, in mancanza di un’alternativa valida che le permettesse di rispettare le convinzioni che sua madre aveva espresso in vita. Secondo le stime di GFK-Eurisko e Eurispes, la percentuale di atei e agnostici in Italia è di circa il 19 per cento della popolazione: circa undici milioni di non credenti. Ma lo Stato italiano, in cui è principio supremo la laicità, rende difficile, quando non impossibile, svolgere funerali aconfessionali. Lo svolgimento dei funerali è normato, in Italia, dal DPR 285/90. Più volte il testo è stato oggetto di circolari interpretative e in alcuni casi è stato superato con nuovi provvedimenti di legge, tra cui quello che consente la cremazione del defunto. Il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1997 che regola i requisiti strutturali e organizzativi di base per l’esercizio delle attività sanitarie a cui devono sottostare le strutture pubbliche e private, ha introdotto un elemento nuovo: nei requisiti minimi compare la voce di «istituire una sala per le onoranze funebri al feretro».

tutto l’articolo al seguente link:

http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/05/26/news/morire-senza-dio-i-diritti-calpestati-dei-laici-italiani-1.302812

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