
Personalmente credo che questo semplice accaduto ponga con forza il tema di quale futuro ci immaginiamo per questo complesso e dell’urgenza con cui si dovrebbe agire. Dobbiamo trovare la strada per riaprire alla città questi splendidi luoghi recuperando la chiesa, la canonica e il chiostro della biblioteca.
di seguito il testo:
Nella giornata di domenica 22 aprile avveniva il distaccamento di alcuni materiali dalla Chiesa dei Servi, che per fortuna sono state trattenuti dall’impalcatura allestita tempo fa dall’amministrazione al fine di ridurre i rischi per i passanti.
Cosciente che l’edificio della Chiesa e la contigua canonica versano in uno stato manutentivo critico si chiede all’amministrazione:
- quali misure sono previste nell’immediato per mettere in sicurezza il complesso,
- quali misure sono previste per garantire la sicurezza dei passanti e dei veicoli,
- quali intenzioni o progetti sono previsti per il recupero del complesso.
La risposta dell’Amministrazione è arrivata da parte del Sindaco che rispettivamente alle questioni poste ha affermato:
- che nella giornata di giovedì 26 è stato messo in atto un intervento per la messa in sicurezza del prospetto della chiesa lungo corso Saffi che è consistito nel controllo e fissaggio delle gronde e dei coppi,
- che sono in corso approfondimenti tecnici sulle misure più idonee da adottare al fine di migliorare le condizioni di sicurezza della facciata della chiesa per poi procedere alla riapertura al traffico di via Manfredi alla viabilità veicolare, che è attualmente interrotta, quando saranno garantite le condizioni di sicurezza. Attualmente è consentito il transito a pedoni e biciclette condizioni sicurezza,
- che si stanno valutando i vari bandi e tutte le opportunità per cofinanziare il recupero di tutto l’intero complesso chiesa e canonica il cui costo complessivo stimato si aggira attorno ai 3,7 milioni di euro. E’ un impegno particolarmente rilevante in assenza di bandi che possano consentire un cofinanziamento; risulta molto difficile intervenire esclusivamente con risorse proprie.
La Chiesa dei Servi è chiusa dal secondo dopoguerra, quando fu danneggiata dagli eventi bellici, è una testimonianza dell’architettura del Settecento, infatti venne completamente ricostruita fra il 1726 e il 1735 su un preesistente edificio di culto del 1343 curato ed abitato dai Padri Serviti.
L’originaria chiesa possedeva una facciata caratterizzata da un portico composto da sei archi ed aveva un campanile eretto, fra il 1758 ed il 1774, da Pietro Borboni; era il più alto di Faenza, ma venne fatto saltare dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e non venne più ricostruito. Resti della fiancata meridionale del trecentesco edificio sono visibili dal primo chiostro dell’adiacente Biblioteca Comunale, sorta dove era ubicato il convento dei Padri Serviti. (parte storica tratta da Wikipedia)


