
Lunedì 30 novembre, in Consiglio
Comunale, in occasione della giornata mondiale contro la violenza
sulle donne è venuta la presidentessa di SOS Donna di Faenza per
illustrarci i dati della violenza sulle donne nella nostra città e
nel nostro comprensorio.
SOS Donna è attiva nel nostro
territorio da oltre vent’anni, e dal 2000, in collaborazione con
l’assessorato Pari Opportunità del nostro comune, gestisce anche il
servizio Fe.n.ice. (Female Network Service): un centro di ascolto e
prima accoglienza per le donne in stato di disagio e maltrattate.
Purtroppo nel nostro paese 1 donna su 3
tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza, questa violenza di genere
rimane uno dei fattori principali di morte o infortunio; va inoltre
sottolineato che non si riscontrano differenze significative tra
italiane e migranti.
Al 31 ottobre di quest’anno il servizio
Fenice ha seguito 144 donne di cui 110 di queste hanno effettuato un
primo accesso al servizio proprio nel 2015: tra queste 67 sono
italiane e 43 straniere.
Le donne straniere ad oggi conoscono
meglio il servizio e di conseguenza si registrano in proporzione agli
abitanti maggiori accessi. Questo perchè le donne straniere, spesso
sole e con pochi rapporti interpersonali al di fuori del nucleo
abitativo, chiedono più facilmente appoggio al servizio.
Tra le violenze, subite dai nuovi
accessi registrati nel 2015 il 50% è di tipo fisico, per 44 donne si
è evidenziata una violenza di tipo economica (come il controllo
dello stipendio, l’indisponibilità ad accedere al denaro, ecc), 20
donne hanno subito abusi sessuali e quasi tutte sono state vittime di
violenza psicologica.
Va sottolineata inoltre la delicatezza
del problema perchè nella maggioranza dei casi le donne che hanno
subito maltrattamenti sono anche madri con figli a carico.
Va evidenziato che negli anni si è
registrata una maggiore consapevolezza e si sono identificati questi
atti per quello che sono: un reato! Questo ha portato ad un aumento
delle denunce. Quando sul territorio c’è un buon presidio la donna si sente più libera e più sicura rispetto al passo che andrà a fare.
Non dobbiamo dimenticarci che non è
facile arrivare ad una richiesta di aiuto, è una fase molto critica
anche perchè chi perpetra la violenza perde il controllo quotidiano
sulla donna. La consapevolezza di questi gesti come reato hanno
portato ad una diminuzione dei tempi di permanenza in situazioni
violente, grazie appunto ad una maggiore consapevolezza.
Dal 2013 è attiva una casa rifugio che
permette alle donne, e ai loro figli, di allontanarsi velocemente
dalla situazione di violenza, potendo contare su un luogo sicuro. Ad
oggi ci sono due case rifugio che nel complesso ospitano 11 tra donne
e minori e 1 casa di autonomia con 1 donna e 4 minori. In tal senso
la collaborazione tra SOS Donna, Forze dell’Ordine, Amministrazione e
Pronto Soccorso è indispensabile e nel nostro comune questa rete
funziona bene.
Il momento successivo alla denuncia è
quindi uno dei più difficili perchè il persecutore tende a non
rassegnarsi a non voler cedere il controllo ed è per questo che
spesso le donne vittime di violenza vengono allontanate dal
territorio comunale o regionale per evitare appunto fenomeni
persecutori. Vi è una rete di collaborazione tra i vari centri
anti-violenza sparsi nel territorio nazionale.
SOS Donna è attiva con diversi
servizi: ascolto, ospitalità, sportello legale, casa di autonomia,
sostegno psicologico, baby sitting e formazione nelle nuove
generazioni.
La formazione nelle nuove generazioni
in particolare ha una enorme rilevanza per insegnare il rispetto
verso tutte le persone e verso tutti i generi facendo capire cosa è
la violenza e a quali conseguenze porta. Ad oggi sono state
interessate, con supporto di specialisti e anche psicologi 150 classi
dalle materne alle superiori.
Un grande plauso a queste donne che
dedicano la loro vita, il loro tempo e la loro mente alle donne che
sono in difficoltà. Sarebbe davvero bello un futuro dove non si è
maltrattati per una differenza di genere e dove tutti possano
aspirare a sentirsi davvero liberi.
Per maggiori info: www.sosdonna.com
(il sito è in italiano, inglese, rumeno, francese, russo e arabo)
Voglio segnalare inoltre questa
iniziativa: www.postooccupato.org
E’
un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza.
Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno
sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto
a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità
non lo sommerga. Anche in
Consiglio Comunale abbiamo aderito a questa iniziativa riservando un posto in ricordo di tutte le donne che sono state vittime di violenza.